Sostenere la scelta universitaria da parte di studenti con genitori con basso titolo di studio. Questo il tema dell’evento “Merito e mobilità sociale per il rilancio del Sistema Paese”, che si è tenuto il 15 luglio 2021, nell’ambito del progetto promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione col Ministero dell’Istruzione.
Solo il 22% dei laureati proviene da contesti socio-economici poco favorevoli: segno che la mobilità sociale è ancora un problema strutturale del Paese. La Rettrice Sabina Nuti ha ricordato che il progetto nasce nel 2013 quando la Scuola iniziò a riflettere su quanto fosse in grado di portare avanti la propria missione di valorizzazione e supporto al merito indipendentemente dalle condizioni socio-economiche di provenienza, come previsto dal dettato costituzionale di garantire l’accesso ai capaci e meritevoli “anche se privi di mezzi” ai più alti livelli degli studi. Con il sostegno del MIUR è nato il progetto “Mobilità sociale e merito” in collaborazione con un numero selezionato di scuole secondarie superiori distribuite sul territorio nazionale, per realizzare un percorso di coaching rivolto a studenti delle scuole superiori provenienti da famiglie con basso titolo di studio, guidati dagli Allievi della Scuola con un approccio “peer to peer”, volto ad affrontare temi e problematiche di vario genere che ostacolano la scelta universitaria come le informazioni di base su come si prepara un test di ammissione all’università, i pregiudizi e i vuoti informativi sul mondo universitario e la sua offerta formativa, nonché le insicurezze degli studenti rispetto all’effettiva possibilità di accedere agli studi e al mondo del lavoro. Alla conclusione del percorso i risultati sono stati decisamente incoraggianti: gli studenti hanno avuto dei risultati eccellenti alla maturità e il 90% di essi ha deciso di iscriversi all’università.
Da questa prima esperienza il tema della mobilità sociale e merito, ricorda la Rettrice, è entrato nel DNA della Scuola come elemento qualificante della sua missione a servizio dell’intero sistema Paese e del sistema universitario in stretta collaborazione col sistema scolastico.
È da questo successo, che nel 2020 ha preso vita, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Scuola e il Ministero dell’Istruzione, il progetto Me.Mo. Merito e Mobilità Sociale. Nella seconda edizione il raggio di azione del progetto si è esteso a tutte le scuole d’Italia, che sono state invitate a segnalare i loro migliori studenti del quarto anno. Delle oltre 450 segnalazioni sono stati selezionati i 130 studenti che hanno partecipato al progetto, realizzato nell’anno scolastico 2019/2020 e conclusosi a febbraio 2021.
A gennaio 2021 è stata avviata una nuova edizione del progetto, denominata ME.MO. 2.0, che ha ulteriormente ampliato il proprio raggio di azione, incrementando, grazie alla collaborazione con la Conferenza dei Collegi di Merito, il numero di studenti coinvolti che è quasi raddoppiato passando a 250. Un ampliamento che è stato reso possibile grazie sia dal supporto degli allievi tutor dei Collegi Universitari di Merito, sia dal sostegno di Intesa Sanpaolo che, associata alla Fondazione Il Talento all’Opera, ha creduto in questo progetto e insieme al Ministero sta cofinanziando l’iniziativa in corso.
Il progetto Me.Mo. 2.0 si sviluppa lungo un percorso complesso: dalla call alle scuole, alla selezione degli studenti, al tutoraggio, alle attività, attualmente in corso di svolgimento, tenuto conto che la conclusione del progetto è prevista infatti a febbraio 2022. ME.MO. 2.0 rappresenta senza dubbio un successo sia in termini di risposta alla call nazionale (867 domande), sia in termini di caratteristiche dei partecipanti e dei selezionati (interessante percentuale appartenente anche a istituti tecnici e professionali oltre al più comune e tipico liceo); importante anche segnalare il titolo di studio dei genitori, che con una prevalenza di licenza media e diploma di scuola secondaria superiore, evidenzia come il target sia stato assolutamente centrato. La distribuzione geografica è omogena su tutto il territorio nazionale; relativamente alla distribuzione di genere vi è una prevalenza di studentesse, presenti per circa il 60%.
Un’importante focus tra i 250 selezionati ha riguardato le problematiche che hanno avuto relativamente alla didattica a distanza, aspetto molto importante considerando il particolare momento che sta attraversando il Paese. È emerso che il 10% degli studenti hanno usato per tutto l’anno scolastico il cellulare per seguire le lezioni, il 25% ha avuto problemi di connessione. Al termine dell’analisi, grazie al supporto della Fondazione il Talento all’Opera e di Intesa Sanpaolo, è stato fornito un pc agli studenti che erano totalmente privi di strumentazione informatica.
Fulcro del successo dell’iniziativa è ancora la presenza degli Allievi tutor. Nell’edizione in corso: 20 appartenenti alla Scuola Superiore Sant’Anna e 15 appartenenti ai Collegi di Merito; questi ragazzi sono stati formati per poter a loro volta formare i 250 studenti suddivisi in 20 squadre. Nel periodo tra marzo e luglio sono stati svolti addirittura sessanta incontri a distanza in cui sono state affrontate tutte le questioni più critiche per gli studenti che si devono affacciare al mondo universitario.
Alla Conferenza hanno preso parte, discutendo dei risultati, il Ministro Patrizio Bianchi; Vincenzo Salvatore, Presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito; Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, che sostiene il progetto Me.Mo. 2.0.
Alla tavola rotonda finale, infine, sono stati presenti Giuliano Amato, Vice Presidente della Corte Costituzionale ed ex allievo della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinando gli interventi di Federica Saliola, Lead Economist della World Bank; Fabrizio Bernardi, Chair of the Board of the European consortium for social research ed Emanuele Rossi, Prorettore all’Orientamento e alla Mobilità Sociale della Scuola Superiore Sant’Anna.
Vedi qui la registrazione dell’evento “Merito e Mobilità Sociale per il rilancio del Sistema Paese”